Esperti svelano: la pericolosa verità sull’albero di Giada in camera da letto

Ti sei mai chiesto se è una buona idea tenere una pianta nella tua camera da letto per decorare e magari anche purificare l’aria? Beh, parliamo dell’albero di giada e di come potrebbe influenzare i tuoi spazi e il tuo sonno.

L’albero di giada, quel cespuglione carino con le foglie spesse e lucide che molti tengono in salotto, è un ospite gradito nelle case. Originario del Sudafrica, si acclima bene sia al calduccio di dentro che all’aria aperta, il che la rende una compagna ideale per chi nelle piante non è esattamente un mago. Le sue foglioline rotonde e carnose, che per la loro forma sono associate ai soldi, le hanno fatto guadagnare la fama di portafortuna, specialmente nel campo finanziario.

Non è tutto estetica però, dato che questa piantona è pure un’eccellente purificatrice d’aria. Pare che mastichi e sputi fuori sostanze nocive tipo il formaldeide, che è quel roba che si trova in certi materiali da costruzione o nei mobili. Ma questo non toglie il dilemma: va bene tenerla in camera da letto?

L’albero di giada in casa: tra benefici e dubbi

Per crescere bella tosta, la Crassula ovata vuole la sua dose di luce solare, quindi sta da dio in posti della casa dove c’è finestrone a volontà, come l’ingresso o il salotto. Qui, oltre a farti fare bella figura con gli ospiti, si danna l’anima nell’ingoiare le schifezze dell’aria. Peccato però che per la camera da letto potrebbe non essere il massimo della vita. Se in stanza non batte il sole, la pianta rimane un po’ giù di toni e, cosa non da poco, di notte questa signorina rilascia anidride carbonica anziché ossigeno. E beh, avere un produttore di CO2 di fianco al cuscino non è una gran idea.

L’angolo verde notturno: l’albero di giada è il candidato ideale?

Mettiamo che di giorno l’albero di giada è un campione: tifa per te, producendo ossigeno e assorbendo CO2. Però appena si abbassano le luci, gira la frittata e potrebbe farti storcere il naso mentre cerchi di pescare un po’ di riposo. Di notte, la pianta fa l’operaio del turno di notte, rilasciando CO2.

La soluzione migliore è collocarla dove le giornate sono luminose e soleggiate. Così, potrai approfittare delle sue virtù purificatrici e magari anche di quel pizzico di fortuna che porterebbe, e tutto questo senza compromettere la qualità del tuo dormire. Fai posto nell’angolo giusto e l’albero di giada farà il resto!

“La natura è maestra di verità e di vita”, affermava il poeta latino Publio Papinio Stazio. E in effetti, l’albero di giada (Crassula ovata), con la sua resilienza e capacità di purificare l’aria, sembra incarnare perfettamente questa saggezza antica. Tuttavia, quando si tratta di inserire questa pianta all’interno delle nostre abitazioni, è fondamentale ricordare che non ogni spazio è adatto a ospitarla.

Sebbene l’albero di giada sia celebrato per la sua facilità di cura e per il simbolismo positivo legato alla prosperità, la sua collocazione in camera da letto suscita perplessità. Questo dibattito si radica non solo nella necessità della pianta di godere di abbondante luce naturale ma anche nelle sue peculiarità notturne di emissione di anidride carbonica. Tali caratteristiche suggeriscono una preferenza per ambienti come soggiorni o studi, dove la pianta può esprimere al meglio le sue qualità senza compromettere il benessere dei residenti durante il riposo notturno.

La saggezza di Stazio ci invita, dunque, a un approccio consapevole e rispettoso verso la natura, anche quando decidiamo di accoglierla nelle nostre case. L’albero di giada, con le sue esigenze specifiche, ci ricorda l’importanza di considerare l’ambiente domestico nella sua interezza, per garantire il benessere sia delle piante che degli abitanti.

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