In alcuni casi è possibile beneficiare dell’esenzione dal pagamento del bollo auto. Si tratta di un’esenzione per alcune categorie di soggetti e di veicoli. Ecco quando scatta.
Tra le tasse da pagare se si possiede un’automobile c’è il bollo auto. Si tratta di una tassa che va pagata annualmente, anche se non per tutti è dovuta. Per determinate categorie di persone e di veicoli, infatti, esistono delle esenzioni previste dalla legge.
La prima categoria di persone esentata dal pagamento del bollo auto è quella riguardante le persone con disabilità. Gli individui con disabilità, così come i familiari che hanno il veicolo intestato a loro nome, non sono tenute a pagare il bollo auto. Si tratta di un’esenzione prevista dalla legge 104/1992 per i veicoli adattati o utilizzati per il trasporto delle persone con disabilità. Riguarda le disabilità motorie gravi, cecità o sordità, persone con ridotte o impedite capacità motorie permanenti, persone con disabilità psichico o mentale.
Bollo auto, l’esenzione dal pagamento è prevista anche per alcune categorie di veicoli
Esistono in realtà altre esenzioni riguardanti anche le tipologie di veicoli. Il bollo auto, infatti, non è dovuto sui veicoli storici, ovvero quei veicoli di età superiore ai 30 anni; in alcune Regioni, inoltre, è possibile richiedere una riduzione in caso di veicoli con età compresa tra 20 e 29 anni. In alcune Regioni, inoltre, l’esenzione riguarda anche le auto elettriche, ma per un numero determinato di anni solitamente pari a 5 anni dalla data di prima immatricolazione; successivamente, poi, viene applicata una tariffa ridotta. L’esenzione, inoltre, riguarda anche alcuni veicoli adibiti a uso speciale (mezzi di soccorso e simili), veicoli a bassa emissione e non solo.
Chiaramente, è fondamentale verificare le normative della propria regione. Non pagare il bollo auto comporta delle conseguenze. Queste conseguenze sono sia di tipo finanziario che legale e vanno in termini percentuali rispetto al ritardo. Se il bollo non viene pagato per un lungo periodo, oltre alla sanzione pecuniaria può anche scattare il fermo amministrativo del veicolo: ciò significa che non sarà possibile utilizzare il veicolo finché non si sanerà la situazione. E non solo. Dopo un determinato periodo di tempo, infatti, potrebbe rendersi necessaria anche una riscossione coattiva per recuperare, da parte dell’Agenzia delle Entrate, l’importo dovuto. Questo può consistere nel pignoramento di beni quali conti correnti e stipendio ma anche nella vendita forzata del veicolo. Potrebbe scattare, inoltre, anche la radiazione dei veicolo dal PRA.