Il mancato pagamento del pedaggio autostradale non prevede conseguenze né costi aggiuntivi se la somma viene saldata entro 15 giorni. Se si supera questa scadenza, però, è prevista una multa e la perdita di punti sulla patente. In un caso particolare ci sono anche implicazioni penali.
Il mancato pagamento del pedaggio autostradale è un’eventualità tutt’altro che rara. Tra le motivazioni più comuni per cui questa si verifica troviamo un’insufficiente disponibilità di denaro contante, problemi con carta di credito o di debito, batteria del Telepass scarica. Può accadere, insomma, di arrivare al casello e di realizzare di non essere in grado di pagare la somma dovuta. Come bisogna comportarsi?
Innanzitutto è importante evitare di andare nel panico per non diventare un pericolo per se stessi e per gli altri. Il mancato pagamento, infatti, prevede l’emissione di un apposito scontrino che va conservato e utilizzato per il pagamento. Da quel momento, poi, si hanno a disposizione 15 giorni per saldare il mancato pagamento: lo si può fare online o tramite diversi altri metodi di pagamento. Se ciò avviene non sono previste ulteriori conseguenze né costi aggiuntivi rispetto alla somma dovuta per il pedaggio. Conseguenze più grave, invece, sono previste se il mancato pagamento si protrae per più di 15 giorni.
Non pagare il pedaggio autostradale per più volte può avere anche conseguenze penali: la decisione della Corte di Cassazione
Se non si provvede a pagare il pedaggio autostradale entro i 15 giorni, invece, scattano diverse conseguenze. La prima è la notifica di una lettera di sollecito, che prevede anche le spese di accertamento. In caso di mancata risposta da parte del titolare del veicolo, poi, si procederà con un recupero forzoso del credito, con ulteriori spese aggiuntive. E non è tutto. È prevista, infatti, una sanzione amministrativa che va da 87 a 344 euro. A questa si aggiunge anche la perdita di 2 punti sulla patente di guida.
In un determinati casi, poi, possono esserci addirittura delle implicazioni in ambito penale. È quanto stabilito da una decisione della corte di Cassazione su una vicenda in particolare. In questo caso, infatti, due individui erano accusati di insolvenza fraudolenta non avendo pagato ripetutamente il pedaggio. Per i giudici della Corte di Cassazione in questo caso è prevista la fattispecie di reato di insolvenza fraudolenta. Nel momento in cui si ritira il talloncino all’ingresso dell’autostrada si accetta un’offerta contrattuale, che dunque va rispettata con il pagamento della somma dovuta. Il passaggio nella corsia riservata senza pagare è stato considerato dai giudici come una mancanza di volontà di pagamento. Per il reato in questione è prevista la reclusione fino a 2 anni o una multa fino a 516 euro.