Caricabatterie lasciato in corrente, quanto consuma? Il costo ti farà rabbrividire

Scollegare i caricabatterie quando non sono in uso, insieme ad altre azioni per ridurre il consumo in stand-by, può fare una grande differenza nella bolletta elettrica.

Quante volte ti è capitato di lasciare il caricabatterie del tuo smartphone, tablet o altri dispositivi elettronici collegato alla presa elettrica senza nemmeno pensarci? È una pratica comune per molte persone, convinti che un caricabatterie “non utilizzato” non incida sul consumo di energia. In realtà, anche se non stai effettivamente ricaricando un dispositivo, il caricabatterie continua a consumare una piccola quantità di energia. Questo fenomeno, spesso chiamato “vampire power” o consumo in stand-by, può sembrare insignificante a prima vista, ma sommato su un lungo periodo e considerando tutti i dispositivi elettronici in casa, il costo può diventare sorprendentemente alto.

Il consumo del caricabatterie in stand-by: una realtà invisibile

Il consumo in stand-by avviene quando i dispositivi elettronici, anche se non attivi, continuano a richiedere energia dalla rete elettrica. I caricabatterie sono un esempio perfetto di questo fenomeno. Quando li lasci collegati alla presa senza un dispositivo attaccato, continuano comunque ad assorbire una piccola quantità di corrente. Ma quanto consuma esattamente un caricabatterie lasciato in corrente?

Un tipico caricabatterie per smartphone consuma in media 0,1-0,5 watt all’ora quando è lasciato collegato senza ricaricare. Se consideriamo che, in media, una famiglia può avere diversi caricabatterie attaccati alle prese per diverse ore o addirittura tutto il giorno, l’energia sprecata comincia a diventare più rilevante. Anche se il consumo di un singolo caricabatterie è minimo, moltiplicando questo dato per giorni, mesi e più dispositivi, si accumula un costo inutile e facilmente evitabile.

Il costo di questo consumo nascosto

Per comprendere meglio il costo di lasciare un caricabatterie collegato inutilmente, facciamo due calcoli. Supponiamo che il caricabatterie consumi circa 0,3 watt all’ora (valore medio). Se lasci collegato il caricabatterie 24 ore al giorno, ogni giorno dell’anno, si avrà un consumo totale di circa 2,6 kWh all’anno (0,3 watt x 24 ore x 365 giorni).

A questo punto, per stimare il costo, possiamo considerare il prezzo medio dell’energia elettrica, che attualmente si aggira intorno ai 0,25 euro per kWh. Facendo il calcolo:

2,6 kWh x 0,25 euro/kWh = 0,65 euro all’anno per ogni caricabatterie.

Quindi, se si tratta di un singolo caricabatterie, il costo annuale potrebbe sembrare trascurabile, ma se consideriamo che molte famiglie hanno più di un caricabatterie lasciato collegato, oltre a tanti altri dispositivi che rimangono in stand-by, come TV, computer, microonde, console di gioco, router, e molti altri, il costo può lievitare sensibilmente.

caricabatterie
Perché evitare di lasciare il caricabatterie in corrente.

Dispositivi in stand-by: un problema diffuso

Il consumo in stand-by non riguarda solo i caricabatterie, ma si estende a una vasta gamma di dispositivi elettronici presenti nelle nostre case. Secondo uno studio della Commissione Europea, il consumo in stand-by può rappresentare fino al 10% del consumo totale di energia di una famiglia media. Gli elettrodomestici come la TV, i decoder, i router, le stampanti e i forni a microonde, anche quando non sono in uso, possono continuare a consumare energia se lasciati collegati alla presa.

Come ridurre il consumo di energia in stand-by

La buona notizia è che esistono diverse soluzioni semplici ed efficaci per ridurre al minimo il consumo di energia dovuto ai dispositivi in stand-by, inclusi i caricabatterie.

  1. Scollegare i caricabatterie quando non vengono utilizzati: La soluzione più semplice è ricordarsi di staccare il caricabatterie dalla presa una volta terminata la ricarica. Questo eviterà qualsiasi spreco di energia.
  2. Utilizzare prese con interruttore: Le prese multiple con interruttore consentono di scollegare facilmente più dispositivi contemporaneamente. Basta spegnere l’interruttore per interrompere l’alimentazione di tutti i dispositivi collegati.
  3. Prese intelligenti o temporizzatori: Un’alternativa tecnologica è l’uso di prese smart o temporizzatori, che possono essere programmati per spegnere l’alimentazione in determinati momenti della giornata o dopo un certo periodo di inattività.
  4. Investire in caricabatterie a basso consumo: Alcuni caricabatterie moderni sono progettati per ridurre al minimo il consumo di energia in stand-by. Potrebbe valere la pena considerare l’acquisto di questi modelli se si vuole ridurre ulteriormente gli sprechi energetici.

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